Marketing di Carnevale: idee e ispirazioni

ovvero suggerimenti utili per festeggiare ai tempi del Covid

Paola Palmieri 16/02/2021 0

Anche se quest’anno sarà diverso dagli altri, il Carnevale, comunque, si festeggerà: sì a travestimenti e non solo per i più piccoli, a chiacchiere e brighelle e tanto tanto colore sotto forma di coriandoli e stelle filanti. Ma se le nuove regole impongono che non si possa sfilare in strada e godersi lo spettacolo dei carri con musica a ravvivar le strade, riprogrammiamo il Carnevale e vestiamolo di nuove opportunità soprattutto in termini di marketing che è quel che ci interessa. Prima però facciamo un passo indietro e partiamo dalle origini. Da dove nasce il Carnevale? 

La storia del Carnevale

Il termine Carnevale innanzitutto deriva dal latino “carnem levare” cioè togliere la carne e, nasce come riferimento al Martedì Grasso, ultimo giorno di abbuffate. Dopodiché, con il Mercoledì delle Ceneri, iniziava la Quaresima periodo di digiuno ed astinenza della durata di quaranta giorni. 

Festa cristiana che affonda le radici in festività pagane assai antiche come i Saturnalia o le dionisiache greche durante le quali ci si abbandonava a vari scherzi e dissolutezze e l’ordine lasciava spazio al caos, per arrivare fino ai giorni nostri dove la tradizione giunge a noi immutata: a Carnevale ogni scherzo vale!

Il Carnevale oggi

In ogni città si fa festa e si organizzano manifestazioni legate all’evento tutto rientra in quel che si definisce marketing territoriale con un po’ di promozione in più del territorio. Il Carnevale più famoso d’Italia? Quello di Venezia che per quest’anno propone eventi in streaming non potendo contare sugli assembramenti mascherati degli scorsi anni. Strade affollate cedono il passo a quelle deserte ma la voglia di divertirsi resta.

Il divertimento, tuttavia, si sposta tutto online e anche le aziende hanno dovuto rivedere i loro piani e ripensare alle loro strategie di marketing. Che ne dici di leggere qualche idea in più per trarne spunto? Parola d’ordine: creatività

Tre idee tutte da copiare: viva viva il Carnevale

1. Newsletter accattivanti

In termini di digital marketing un’azienda che, specialmente in questo periodo, è a caccia degli strumenti giusti per avvicinarsi almeno virtualmente ai clienti può proporre vantaggi e scontistiche interessanti in occasione di questa festa mascherata. 

Inoltrare mail pronte a cogliere nel segno sono la strada giusta da percorrere ma attenzione a non essere banali, a trovare l’argomento interessante e l’oggetto giusto per non esser cestinati e fallire. Scovare idee creative è l’obiettivo e le newsletter rientrano perfettamente in quel che appare la strategia ideale: fa attenzione ai piccoli dettagli e lì che si nasconde il segreto del successo della tua strategia. 

2.  Sconti interessanti

Seconda idea di marketing di Carnevale da cogliere al volo è quella di offrire dei coupon per richiamare l’attenzione dei clienti e aumentare così le vendite. Lasciati aperte più possibilità: offri uno sconto spendibile in negozio e avrai l’occasione di fidelizzare i tuoi clienti ma visti i tempi concedi loro anche la possibilità di spenderli online e far volare il tuo e-commerce. Veniamo all’ultima idea perfetta per il Carnevale. 

3. Challenge divertenti

Già sperimentato in altre occasioni il contest è un modo divertente per affrontare la settimana di festeggiamenti. Quale idea migliore se non quella di lanciare una challenge in cui inviti i tuoi clienti, grandi e piccini, a scattar foto mascherati per votare il costume più bello? Lascia volare la fantasia e con essa voleranno anche gli affari.

Oggi è Martedì Grasso che ne dici di dare il via ai festeggiamenti? Noi siamo pronti. Segui i nostri consigli e offri tanti vantaggi e molto divertimento in più ai tuoi clienti. Non perderti i prossimi appuntamenti del nostro blog: per te tante notizie e spunti interessanti che riguardano il mondo del marketing e non solo. Ti aspettiamo. 

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Tiziana Troisi 04/03/2021

Il marketing emozionale, come puntare sui sentimenti
Il marketing emozionale è detto anche marketing esperienziale poiché l’obiettivo di questa strategia di vendita è quello di far vivere al cliente un’emozione unica, una vera e propria esperienza che colpisca il cuore del cliente e resti sedimentata tra i suoi ricordi. Immaginario collettivo, l’emotività, l’irrazionalità sono questi i fattori su cui punta l’emotional marketing e a teorizzarlo per la prima volta fu Bernd H. Schmitt, professore della Columbia University. Il professore lo descrisse come “un’esperienza memorabile che il cliente deve sperimentare, tale da superare le sue aspettative”. Una campagna di emotional marketing, dunque, anticipa i desideri inconsci del cliente e al contempo li soddisfa. La potenza del contatto emotivo Creare empatia e vicinanza  col proprio cliente, se non un vero e proprio legame emotivo, è la modalità migliore per fare brand awareness. La vision diventa a questo punto fondamentale: i valori, gli ideali, le aspirazioni che sono alla base del mondo della marca dovranno trovare espressione nella campana pubblicitaria. Rendendo visibili e tangibili gli aspetti valoriali del marchio, il brand potrà parlare al cuore del possibile cliente e coinvolgerlo nel mondo ideale che il marchio ha costruito. Le esperienze teorizzate da Schmitt Nel 1999 Bernd H. Schmitt ha definito questa tipologia di marketing ed ha anche individuato 5 Strategic Esperential Modules (SEMs) che possono anche essere combinate tra loro per creare esperienza multisensoriali. Secondo Bernd Schmitt, quindi, è possibile fare leva sugli aspetti irrazionali dell’acquisto per produrre esperienze irripetibili. Per esempio, il cliente può assaggiare il prodotto, annusare profumi che evocano ricordi lontani, vedere un video emozionante, interagire col prodotto. L’obiettivo resta sempre uno: emozionare, coinvolgere, creare relazione. Lo storytelling in questo è fondamentale se si parla di conquiste e vittorie, di sacrifici e di obiettivi raggiunti, facendo parlare personaggi famosi e gente comune. Ecco l’elenco delle 5 esperienze di Shmitt: SENSE experiences, esperienze che coinvolgono i sensi; FEEL experiences, esperienze che coinvolgono le emozioni; THINK experiences, esperienze che coinvolgono la mente in senso creativo e cognitivo; ACT experiences, esperienze legate all’aspetto fisico; RELATE experiences, esperienze basate sulla relazione. Brand ed emozioni Anche il claim può puntare tutto sulle emozioni, ne sono un esempio marchi come Mc Donald’s che ha associato le emozioni al proprio logo attraverso il claim come “I’m lovin’ it” o, come Coca Cola che ha scelto “Choose happyness”. Oppure Muller “Fate l’amore con il sapore”. Quante volte abbiamo ricordato con gli amici quella vecchia pubblicità con un jingle davvero irresistibile? La pubblicità tormentone è l’esempio di una campagna pubblicitaria che coinvolge i sensi e, quindi, la parte irrazionale di noi. Parlare al cuore del proprio cliente permette di stabilire una relazione emotiva ed una fidelizzazione possibilmente indissolubile. Talmente forte che il consumatore sarà più propenso a soprassedere sul prezzo e ai difetti del prodotto. Come realizzare una campagna di Emotional Marketing Il rapporto con il cliente deve essere bidirezionale, è questa la guida che ci deve servire da orientamento per costruire una campagna pubblicitaria basata sull’emotional marketing: non un cliente da convincere ma da coinvolgere. Creare storie e personalizzare la comunicazione è un primo passo in questo senso, nel farlo diamo del che tu all’interlocutore e avviciniamoci al suo mondo toccando i tasti dei valori universali.  Il marchio diventerà così quasi invisibile rispetto al racconto, il protagonista è il messaggio che in questo caso è un sentimento: l’auto-realizzazione, la realizzazione di un desiderio, il bisogno di appartenenza etc. Non a caso in questo tipo di video il logo appare solo alla fine come a firmare l’opera e a ricondurre i valori toccati e le emozioni sollecitate al suo mondo. Sono sempre le parole e il contenuto i veri protagonisti di una strategia di marketing. Ancora una volta il content marketing domina la scena, con un dominio in particolare del video come formato. Farlo bene significa affidarsi ad un esperto copy e ad un esperto marketer che possano individuare insieme il valore da trasmettere, l’emozione da suscitare e anche la storia da narrare. La garanzia di successo è molto alta quando si parla di sentimenti come lo è anche l’insuccesso, l’epic fail può trasformarsi in una pietra tombale, perciò attenti, nessuna improvvisazione!
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Tiziana Troisi 17/06/2021

Identità visiva e immagine coordinata: quanto è importante farsi riconoscere
Oggi l’immagine è tutto: attraverso i social siamo continuamente bombardati da immagini. Ci sono persone che hanno fatto della loro immagine un brand, come gli influencers. L’immagine è importante per tutti, è quello che rende riconoscibili le cose, le persone.  La vista è il senso più importante, aiuta a farsi strada nel mondo ma non solo: è attraverso gli occhi che l’essere umano vede i colori, ed è attraverso quei colori prova determinate emozioni. Ci hai mai pensato? Capita a tutti di emozionarsi davanti ad un’ immagine o un particolare paesaggio, sarà capitato anche a te.  Questo perché, come abbiamo detto, sono proprio le immagini e i colori ad influenzare le emozioni umane. In psicologia cognitiva, la branca della psicologia che studia la percezione, si è scoperto che colori diversi ed immagini diverse possono evocare emozioni di diversa entità. Identità visiva: cos’è e quanto conta nel marketing Ovviamente, da quando esiste, anche il marketing ha sfruttato queste dinamiche, realizzando attraverso le immagini e i colori dei veri e propri viaggi emotivi. Un tempo, quando i brand più famosi erano pochi e non c’era tanta  concorrenza, tutto era più facile. Oggi, invece, in un’epoca in cui potenzialmente tutto può essere  un marchio, c’è bisogno di una sola, importantissima cosa: essere riconosciuti e riconoscibili. Ogni brand deve essere distinguibile da un altro, anche solo attraverso un piccolo dettaglio. Di cosa è composta la brand identity Come fare? Costruendo una buona identità visiva. Se non hai mai sentito questo termine, è ora di conoscerlo. Si definisce identità visiva tutto quello che caratterizza visivamente un marchio. Attenzione a non fare sempre il solito errore, quando parliamo di identità visiva non parliamo solo di logo. Lo studio di identità visiva di un brand comprende: logo: un’immagine piccola e riconoscibile che faccia capire subito chi siete. Dietro una scelta che può sembrare apparentemente semplice, c’è uno studio che non  immagineresti mai. Anche il design ha un ruolo fondamentale: anche il rapporto con le linee e le proporzioni di un logo, possono veicolare un messaggio. Attenzione ai dettagli. Colori: ne abbiamo già parlato prima, ma vale la pena approfondire l’argomento per non permetterti di fare errori: dopo il logo, il colore è la cosa più importante di un brand. Pensa bene a quale messaggio vorresti trasmettere, o meglio, a come vorresti che si sentisse il cliente quando ha tra le mani un  tuo prodotto. Qualche consiglio: non usare colori freddi e scuri come il grigio: trasmettono emozioni negative Font: che carattere ha il tuo brand? Giochi di parole a parte, anche il font con cui deciderai di scrivere il nome del tuo brand sarà fondamentale: dovrai tenere conto del target di riferimento, del tipo di prodotto, della provenienza del prodotto. Pay off: una frase, ma spesso anche solo una parola. Qualcosa che entri subito nella testa del consumatore. Una frase che concentri al suo interno i valori attraverso u quali vuoi che il tuo brand venga ricordato. Se funzionerà, tutti ricorderanno il vostro prodotto. Ecco quali sono gli aspetti più importanti per costruire una buona identità visiva. Sembrerebbe già tanto, ma non è finita qui.  Non basta creare una buona identità visiva per fare si che un brand venga ricordato. Per creare un’identità visiva che sia davvero memorabile c’è bisogno di attenzione ai dettagli e sinergia Cambiare ma non troppo: l’importanza dell’immagine coordinata e della sua gestione Un’azienda, per poter essere ricordata, deve essere ovunque rimanendo sempre la stessa. Avere un’immagine coordinata che sia coerente e facilmente riconoscibile è fondamentale. Va bene essere presenti su tutti i social ma è sempre meglio farlo nel modo migliore. Affidati ad un esperto di design che sia capace di declinare al meglio la tua identità su ogni piattaforma. Per garantire la buona riuscita di un’identità visiva, i grandi brand non si risparmiano dal creare un documento che riassuma coerentemente il corretto utilizzo e la declinazione della brand identity. Quali sono i segreti perché un’identità visiva funzioni davvero:                      ·         Coerenza: renditi riconoscibile senza mai perderti ·         Continuità: anche se va bene apportare qualche piccola modifica, ricordati sempre di mantenere sempre fede alle cose fondamentali. Per esempio, per differenziare i vari account social, potresti cambiare il pay off. Riassumendo: essere creativi conta, ma rimanere sempre presenti a sé stessi, agli occhi del cliente conta di più. Per altri utili consigli, segui il blog.
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Paola Palmieri 09/01/2021

5 idee di marketing per aumentare le vendite durante i saldi
È ufficiale: lunedì partono i saldi periodo dell’anno tanto atteso da tutti. Questo è il momento giusto per concludere un acquisto che meditavamo da tempo e farci un regalo in più: non perdere l’occasione! Se sei un imprenditore poi ed hai un e-commerce non puoi tralasciare alcun elemento. La tua strategia deve essere ben strutturata e mirata per dare i suoi frutti in questo periodo. Vediamo come. Nuovo anno, nuove opportunità Se dicembre rappresenta tempo di bilanci, gennaio è un po’ per tutti un nuovo inizio, tempo di buoni propositi per affrontare l’anno con il piede giusto. C’è chi si ripromette di mangiar sano, chi di muoversi di più e così via. Cosa puoi fare tu con il tuo business? Offrire la soluzione giusta: fare in modo che il tuo prodotto o servizio si riveli utile e vada incontro a queste esigenze. Parola d’ordine: distinguersi, e questo vale ancora di più durante i saldi. Perché? Scopriamolo insieme. Saldi! Saldi! Saldi! Il traffico online durante il periodo dei saldi ha una forte impennata, tutti a cercare l’offerta perfetta e a portare a casa il risultato. Cavalca l’onda e sfrutta questo flusso di traffico a tuo vantaggio ma attenzione i clienti sono molto esigenti e tu devi dar loro ciò che cercano: sconti non vuol dire per forza vendite. Come procedere allora? Tante sono le idee e i consigli da seguire per ottenere i risultati tanto sperati: seguine alcuni.  1.      Indirizza il traffico con social media e pubblicità La prima cosa da fare è farti conoscere e fare in modo che potenziali acquirenti arrivino alla tua pagina. Per fare questo hai numerosi strumenti, i più validi sono la pubblicità e i social media: promuovi il tuo brand su Facebook (con Facebook ads), su Google (con Google ads) e su altri canali che il web ti offre.  2.      Crea post sui social Per aumentare le vendite poi devi curare molto la tua pagina social creando contenuti interessanti ed originali ma devi farlo per tempo, pianifica tutto almeno un paio di settimane prima dell’inizio dei saldi e questo per creare la giusta attesa, giorno dopo giorno. Deve essere chiaro quando iniziano i saldi e gli sconti che proponi. 3.      Utilizza i pop up I pop up sono uno strumento prezioso durante i saldi se usati con parsimonia possono trasformare facilmente il traffico in lead. Usa un semplice pop up per informare i tuoi visitatori delle offerte in arrivo o in corso.  4.      Rifai il look al sito Il tuo sito di e-commerce deve rifarsi il look per l’occasione: un trucco davvero semplice per incrementare le vendite è quello in homepage di reindirizzare gli utenti verso le offerte in corso. Attirerai così più persone verso quel canale moltiplicando le possibilità di vendita. Cosa aspetti? Trascurare questo elemento sarebbe un vero e proprio autogol. Ricorda di rivolgerti ad un professionista del settore per offrire sempre un prodotto di qualità e mai banale. 5.      Campagne e-mail Informa i tuoi abbonati dei saldi in arrivo, proponendo loro acquisti prima della partenza ufficiale e ingolosendoli con un canale privilegiato. E se qualcuno giunge al tuo e-commerce per la prima volta mette un prodotto nel carrello e va via? Usa le campagne e-mail e converti i tuoi contatti in nuovi clienti.   Con la lettura del nostro articolo speriamo tu abbia trovato l’idea giusta per far emergere e crescere il tuo business non solo durante i saldi. Sii sempre attento a cogliere le opportunità che il mercato ti offre e per qualche idea in più non esitare a scriverci nei commenti e a seguire il nostro blog di marketing e non solo.  
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