Marketing politico: cos’è e come pianificare la giusta strategia
Ovvero come vincere le elezioni
Paola Palmieri 13/11/2020 0
Facciamo un salto indietro nel tempo. Come veniva gestita agli inizi la comunicazione politica? Essa avveniva solo ed esclusivamente nelle piazze cittadine. Era proprio questo lo spazio che accoglieva i politici con i loro colori, banchetti e bandiere per attrarre gli elettori e portare avanti le campagne elettorali. Poi, con il passare del tempo, si è aggiunto qualche elemento o meglio qualche strumento in più: prima la radio, poi la tv e, infine, l’era di internet. Ai giorni nostri, tanti i canali social che hanno iniziato lentamente a svuotare le piazze e a far entrare direttamente nelle case degli elettori i politici.
Chi si occupa di politica deve essere prima di tutto un buon comunicatore: ricco di valori sì ma soprattutto in grado di trasmetterli. In secondo luogo, un buon marketer potremmo aggiungere. Come fa un leader politico a fare leva sulla visibilità e sulla pubblicità presente nel web per vincere le elezioni? Scopriamolo insieme.
Cos’è il marketing politico?
Negli anni recenti la politica ha cambiato volto divenendo un’esperienza emozionale. L’elettore deve sentirsi complice di un processo e parte fondante di esso. Questo il motivo per cui i politici devono conoscere i propri elettori e rispondere ai loro bisogni per avere poi un riscontro positivo in termini di voti.
Il marketing politico, un po’ come il marketing tradizionale, ha proprio questa finalità: anticipare i bisogni e i desideri delle persone ma il vero segreto sta nel sedurre l’elettore per poi trattenerlo, mantenendo le promesse elettorali.
La costruzione di un’immagine politica valida non va mai improvvisata ma costruita giorno dopo giorno, mattone dopo mattone. Vediamo come.
Come funzionano le campagne elettorali
Oggi è il web la nuova piazza su cui confrontarsi, una piazza dalla risonanza altissima e nella quale bisogna muoversi consapevolmente. Il web marketing è e deve essere il canale da privilegiare per la comunicazione politica. Il che si traduce in:
• utilizzare social network
• inviare e-mail
• creare campagne sponsorizzate
Vediamo insieme come costruire strategicamente un buon piano di marketing politico: cosa non deve mancare? Scopriamolo insieme.
Le strategie di web marketing
1. Utilizzo di un linguaggio semplice.
• Non usare frasi troppo lunghe
• Non inserire troppi numeri
• Aiutarsi con le immagini
• Usare parole di uso comune.
2. Creazione di una mailing list per mantenere una linea diretta e costante con gli elettori.
Suddividi i destinatari in:
• elettori
• influenzatori
• attivisti.
3. Uso dei social network con professionalità e competenza. I più usati? Facebook e Twitter che, nell’ambito della comunicazione politica, ti consentono di:
• organizzare eventi pubblici in poco tempo e con una spesa minima
• produrre video
• fare dirette
• creare gruppi
• diffondere idee con il giusto hashtag!
4. Creazione di campagne sponsorizzate che, con una pubblicità mirata e un budget ben definito, può puntare a raggiungere più persone possibile.
• Un pubblico già acquisito: la propria mailing list
• Un pubblico determinato sulla base di dati demografici
• Amici o conoscenti
• Un pubblico identificato in base agli interessi: quello tendenzialmente più interessante.
Un esempio concreto: Trump vs. Biden
Stiamo parlando di due campagne elettorali condotte in maniera diametralmente opposta ed ora, ad elezioni concluse, sappiamo chi è il vincitore e possiamo guardare con occhio attento alle strategie messe in campo. Trump ha puntato tutto sullo scontro, il suo sfidante no. Il risultato? Gli elettori hanno premiato quest’ultima linea.
Ma partiamo con Trump uscito vincitore dalle presidenziali del 2016 proprio grazie alle sue strategie di marketing. A curarle anche questa volta Brad Parscale sostituito da Bill Stepien poi. Grossi gli investimenti (si parla di più di 170 milioni di dollari) su Facebook, Google e Youtube su cui sono apparsi diversi spot. Twitter il canale privilegiato di comunicazione dal presidente.
Diversamente dalla campagna dei repubblicani, quella democratica di Joe Biden invece si è rivelata essere ben più dinamica e originale. 60 i milioni di dollari investiti e che ha visto la presenza del candidato non solo su Facebook e Twitter ma anche su Instagram Reels, Twitch e Animal Crossing. Il digitale si è rivelato il suo punto di forza: il team di Biden ha addirittura creato un’app “VoteJoe” per ricordare agli utenti chi tra i contatti non è elettore abituale e invitarlo al voto.
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