Linkedin marketing: dai valore al tuo business

Come mettere a segno una buona strategia partendo dalle connessioni giuste.

Paola Palmieri 29/01/2021 0

Linkedin è una piattaforma professionale di proprietà Microsoft, nata nel 2002 e, se sei alla ricerca di un nuovo lavoro non puoi non conoscerlo. A oggi è uno tra i social network più diffusi al mondo e i numeri ce lo dicono chiaramente. Oltre 700 milioni gli utenti iscritti con più di 260 milioni di utenti attivi ogni mese. 

Si conferma strumento potentissimo per creare una rete di relazioni professionali davvero interessanti e con essa nuove opportunità e non solo per chi cerca o offre lavoro. Linkedin è molto più di una vetrina e chi fa marketing lo sa bene. Se usato nel modo giusto porta a grandi risultati.

Come sfruttare i numeri di Linkedin

Se ti stai chiedendo innanzitutto come poter sfruttare questi numeri, siamo pronti a darti qualche suggerimento. Tutti questi iscritti ti permettono di:

trovare i contatti giusti: amici dell’università e colleghi di lavoro

connetterti a chi ha un ruolo rilevante in un’azienda 

capire le dinamiche comunicative di un determinato ambito

• trovare le offerte su misura per te

• keyword giuste. 

Linkedin marketing: strumento ideale

Rispetto ai vari strumenti di web marketing (vedi Facebook, e-mail marketing, e così via) forse Linkedin è tra i meno conosciuti ma tra i più validi ed efficaci strumenti messi a disposizione della rete per far conoscere un brand e aumentarne le vendite

Su Linkedin si concentra il numero più alto di aziende e se ci pensi, per chi fa marketing “Business to Business” è la soluzione più naturale, quella ideale. La vendita di beni e servizi avviene da una realtà professionale ad un’altra. Ed è qui che risiede il segreto del suo successo. 

B2B con Linkedin

Grazie al web, le aziende sono sempre più informate e sono alla costante ricerca di notizie valide. Linkedin non si sottrae a questa logica anzi, fa dei contenuti di qualità il suo punto di forza. Stando ad un’indagine interna a Linkedin, il 91% dei dirigenti aziendali ha dichiarato di reperire contenuti di qualità proprio da qui. Il fatto che ci si muova in un ambito di professionisti consente di tessere una rete di relazioni mai casuale ma sempre strategica.

Per vendere, e questo è fondamentale in qualsiasi ambito di marketing tu ti muova, devi avere dei clienti. Su Linkedin devi creare dei lead per poi trasformarli in futuri clienti: costruisci relazioni, aumenta i tuoi contatti, più è ampia la rete più altri professionisti entreranno facilmente in contatto con te e più sarà vasta la possibilità di aumentare il bacino di potenziali clienti e convertirli in lead

Strategia vincente

Per le aziende B2B fondamentale studiare una strategia adeguata e procedere per obiettivi sempre coerenti con l’immagine aziendale. Rivolgersi ad un professionista del settore può essere la tua scelta vincente per:

ottimizzare il profilo (anche da un lato SEO)

• individuare il pubblico adatto

• impostare la comunicazione

• monitorare costantemente la pagina aziendale. 

Le 5 regole d’oro

Per ottenere dei buoni risultati con il Linkedin marketing ricorda sempre di: 

1. offrire valore aggiunto: esprimi il tuo punto di vista, dai informazioni utili e pubblica post sempre interessanti e coinvolgenti.

2. Non sparare nel mucchio ma concentrati su un target preciso.

3. Personalizza il messaggio: quando devi contattare chi ha mostrato il suo primo interesse verso te e la tua azienda.

4. Attività di follow up: non incrociare le braccia ma dedica tempo a quest’attività che va curata nei minimi dettagli per portare a casa il risultato.

5. Persevera! E fare marketing con Linkedin diverrà una necessità.

Se hai trovato interessante questo articolo e ti appassiona tutto ciò che riguarda il mondo del marketing e non solo non perdere i prossimi appuntamenti. 

 

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Tiziana Troisi 18/02/2021

Bonus pubblicità 2021
  La crisi sanitaria e commerciale ha messo in ginocchio molti settori. Uno di questi, anche se non lo avremmo mai pensato è sicuramente quello pubblicitario.      In un momento in cui nelle città tutto era silenzioso e serrato, la pubblicità televisiva non ha portato il risultato sperato. Molte aziende hanno provato a rialzarsi sfruttando il potenziale pubblicitario dei social network e in generale di internet. È li che le interazioni si sono spostate in massa durante il lockdown. Proprio analizzando questo forte cambiamento nel mondo pubblicitario, il Governo ha deciso di emanare un Bonus Pubblicitario per il 2020, che è stato confermato anche per il 2021 Vediamolo nel dettaglio. Bonus Pubblicitario: come funziona Il bonus pubblicitario 2021 ha come obbiettivo principale l’incentivo all’utilizzo di tecniche di digital marketing. Si tratta di un credito d’imposta ( un anticipo delle spese da sostenere nel corso dell’anno) pari al 50% degli investimenti in programma. Possono accedervi aziende e professionisti che abbiano intenzione di investire in pubblicità su giornali cartacei o online. A differenza del 2020, sono esclusi dal provvedimento i fondi investiti in spazi televisivi. Un modo per spingere le aziende ad abbandonare i vecchi canali? Il bonus pubblicitario 2021 copre una spesa massima di 50 milioni l’anno. Si può presentare domanda di adesione fino al 31 Marzo 2021. A muoversi per incentivare l’utilizzo dei canali digitali non è stato solo il governo. Nel corso dell’anno precedente molti colossi della comunicazione digitale hanno stanziato fondi per sostenere la pubblicità in rete. Fondi Facebook Ads Facebook, per esempio, per il 2020 ha creato un fondo di Sostegno per le PMI: 100 milioni di dollari da distribuire in 30 Paesi. I fondi sono stati accreditati alle aziende aderenti all’iniziativa che si sono dimostrate meritevoli. Questi crediti, spendibili in Facebook Ads, sono scaduti il 31 Dicembre 2020 Non si hanno ancora informazioni su un eventuale rinnovo dell’iniziativa anche per il 2021. Per rimanere aggiornati consultate la sezione domande frequenti di Facebook. Tik Tok Advertising Ammettiamolo: quando Tik Tik si è diffuso in maniera capillare sui cellulari di giovani e meno giovani, non ci avreste scommesso per nulla. E invece no: i piccoli video di 15 o 60 secondi si sono rivelati un canale fortissimo per una pubblicità che non fosse troppo invasiva ma colpisse nel segno. Anche Tik Tok, nel pieno della pandemia ha deciso di aiutare le piccole medie imprese: è stato istituito un fondo che restituisse l’equivalente della cifra investita in pubblicità. Piccolo ma non trascurabile dettaglio: potevano accedere al fondo solo le aziende con almeno 100 mila clienti. L’istituzione di questo fondo è stata solo l’ultimo tassello della trasformazione del social cinese in un importante nodo del social media marketing: poco prima era stata lanciata la piattaforma Tik Tok ads Manager, per aiutare le aziende a gestire tutto in maniera più intuitiva Non è stato ancora confermato il rinnovo del fondo pubblicitario per il nuovo anno, ma visto il successo, siamo fiduciosi. Google Ads Dopo aver appreso di queste iniziative, sorge spontanea una domanda: come promuovere online le aziende che per una scelta interna non utilizzano i social? Ci sono brand il cui target sono persone che non hanno molto appeal con i social o non utilizzano uno smartphone. Persone meno giovani magari, il cui utilizzo di internet si limita alle ricerche sul web. Tranquilli, a loro ci ha pensato Google: il famosissimo motore di ricerca ha ricaricato gratis i conti degli account delle aziende già attive su Google Ads, la piattaforma di Google dedicata alla pubblicità. 340 milioni di dollari distribuiti sugli account Google Ads di tutto il mondo. Sembrava uno scherzo, ma era tutto vero. I crediti si sono poi azzerati il 31 Dicembre 2020. A parte il Bonus governativo, già confermato, tutte le altre iniziative descritte sono ancora in forse. Si sarà trattato di un evento sporadico? Certo è che incentivi di questo tipo, se ripetuti, potrebbero rendere più facile la strada verso la digitalizzazione delle piccole medie imprese. Nel nostro Paese sono ancora pochissime le aziende in grado di comprendere e sfruttare il potenziale della rete. Per restare aggiornati sul mondo della pubblicità digitale e tanto altro, seguite le nostre pagine.    
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Tiziana Troisi 10/12/2021

Co-marketing natalizio: modi vincenti di fare rete
Finalmente è arrivato il periodo più bello dell’anno: luci per strada, abbuffate di buon cibo, vetrine addobbate di rosso, regali da scartare, amici a cui fare gli auguri. Il Natale è la festa perfetta da passare con le persone che ami di più: costruire dei ricordi di ogni anno è importantissimo per ritrovare lo spirito vero di queste festività. C’è però un tasto dolente, quello che un po’ tutti viviamo durante le feste: è la domanda più difficile dell’anno dopo “Cosa facciamo a Capodanno?” e cioè: cosa regalare ai nostri cari per Natale? In soccorso di chi parte con zero idee ogni anno, ci sono le offerte speciali pensate per le festività, che le aziende mettono in pratica proprio per agevolare gli acquisti dei ritardatari dell’ultimo minuto. Per le aziende, in realtà, le festività natalizie sono un’occasione importantissima per raggiungere nuovi clienti e farsi conoscere da quella fetta di pubblico che non ha ancora raggiunto. Cos’è il co-marketing La cosa migliore da fare, soprattutto se si possiede un brand ancora piccolo e non molto affermato, è accordarsi con brand più grandi per realizzare campagne di co-marketing che abbiano come obbiettivo la brand awareness. Il co-marketing natalizio è particolarmente vincente: due brand si associano per offrire al cliente più possibilità di scelta, oltre all’opportunità di conoscere nuovi brand. Fare co-marketing vuol dire affidarsi ad altri brand per crescere, facendo in modo che a trarre vantaggio dall’esperienza siano entrambi i brand. La cosa più importante da fare, quando si decide di attivare una campagna di co- marketing natalizio, è scegliere bene il brand con cui collaborare: deve essere parte di un settore merceologico piuttosto affine a quello del brand di partenza, altrimenti sarà difficile trovare un’idea adatta all’unione di due brand: se per esempio il tuo brand si occupa di cibo, di certo non puoi associarlo ad un brand che vende pigiami, giusto? Ora che ti è più chiaro come funziona il co-marketing e perché il Natale è il momento migliore per iniziare nuove alleanze, abbiamo pensato di darti qualche idea di per un’operazione di co-marketing che possa essere perfetta per le feste. Co-Marketing natalizio: ecco qualche idea Vediamo insieme qualche valido modo di fare rete fornendo un servizio gradito al cliente. Cesti di Natale Se ti occupi di cibo, una buona idea potrebbe essere realizzare dei cesti di Natale in cui inserire tanti assaggi di tutti i tuoi prodotti. In questo modo potresti accordarti con altre aziende che trattano prodotti affini (per esempio vini e liquori) per offrire ai tuoi clienti la possibilità di una degustazione completa. Calendari dell’avvento Una volta il calendario dell’avvento era fatto solo di cioccolatini: dal primo dicembre, un cioccolatino al giorno fino alla Vigilia di Natale per rendere l’attesa più dolce. Oggi i brand si sono resi conto che realizzare un calendario dell’avvento contenente tutti i lori migliori prodotti può portare diversi vantaggi, il più importante è senza dubbio l’aumento considerevole della brand awareness: chi conosce poco un determinato brand, nel momento in cui trova un prodotto in un calendario, lo prova e se ne innamora, sarà più portato ad acquistare di nuovo quel prodotto. Scegli quindi un brand che realizzi calendari dell’avvento in tema con il tuo prodotto e chiedi di ospitarti in una casellina; non te ne pentirai. Edizioni limitate Succede spesso nel mondo del marketing, più spesso di quanto tu possa pensare: a volte due grandi brand si accordano per creare delle edizioni limitate a tema Natalizio. Succede spesso nel settore dolciario ed in quello dell’abbigliamento, ma anche in altri settori. Pensa per esempio a Pandora che insieme a Disney ha realizzato tantissimi charmes in edizione limitata rilasciate proprio nel periodo natalizio. Ecco, questa potrebbe essere una scelta vincente: accordarsi con un brand più grandi del tuo per realizzare edizioni a tema natalizio. Non importa quale sia il tuo settore merceologico che tratti. La cosa più importante è realizzare un prodotto che possa creare il giusto hype in modo da far conoscere e riconoscere al meglio il tuo brand. Sembra assurdo ma è cosi: la mente umana tende a volere in maniera più forte quello che sa di non poter avere. Ricordi l’hype per i biscotti alla nutella? Ecco, il principio è lo stesso: vince chi si fa desiderare. Soprattutto a Natale. E tu, hai deciso come farti conoscere? Raccontacelo
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Gabriella Avallone 04/01/2021

I vantaggi di essere una PMI online: gli obiettivi per ciascun tipo di impresa
Scopriamo insieme quali sono i vantaggi per una PMI che investe nel digitale, gli obiettivi di marketing e come alcune imprese stanno usano la rete per migliorare il loro business.   C’è da dire che tra l’altro le PMI italiane attive online sono tra le più competitive. Sono tra quelle che crescono più in fretta e raggiungono facilmente una clientela internazionale. Utilizzano la rete per: 1)    Ascoltare 2)    Fare branding 3)    Valorizzare prodotti e servizi 4)    Generare Lead 5)    Fidelizzare 6)    Vendere   Procediamo per step:   1)    Ascoltare Le piccole medie imprese attive online hanno visto crescere il loro fatturato negli ultimi 3 anni, nonostante la crisi. Non è un caso che le PMI ad avere assunto personale assegnato al web crescono di più, riescono a lavorare di export e hanno una redditività più lunga.   Grazie all’ascolto online, che può avvenire manualmente ricercando un nome o un’impresa oppure utilizzando appositi tool che aiutano a monitorare documenti, conversazioni, mercati. Questo ad esempio è il caso di: Google Alert, Talkwalker Alerts; Tweetdeck.   2)    Fare Branding Il branding è fondamentale perché prepara il campo per le vendite. Come si può fare? Attraverso campagne dedicate di branding con lo scopo di aumentare la conoscenza e la reputazione del brand in questione. Per diffondere valore, come ad esempio “quell’azienda è affidabile e green”. Naturalmente questa fase sarebbe nulla senza tener conto del punto 1, ovvero l’ascolto del cliente dalla rete.   3)    Valorizzare i prodotti e servizi Come si riesce a valorizzare il prodotto agli occhi di una platea invisibile ma sempre attiva, quella del web? Sicuramente si parte dall’arricchire la propria esperienza raccontando quello che del prodotto proprio “non si vede”.   Solo l’azienda può conoscere quello che del prodotto non si vede, come ad esempio la sua storia, la scelta delle materie prime, i processi di lavorazione, la sostenibilità. Da un valore aggiunto alle caratteristiche tecniche quali brevetti associati, caratteristiche e contesto d’uso.   4)    Generare Lead Il lead indica le nuove opportunità, un nuovo utente raggiunto può essere infatti visto in relazione verso la vendita del prodotto. Solitamente è possibile risalire ad un nuovo lead anche semplicemente attraverso l’indirizzo mail che egli stesso avrà lasciato per registrarsi o richiedere maggiori informazioni. La lead generation è particolarmente importante per le imprese B2B con percorsi di acquisto lunghi e complessi.   5)    Fidalizzare Questo lungo processo per farsi conoscere in rete, oltre ad avere l’obiettivo di vendere, ha naturalmente anche quello di fidelizzare il proprio cliente. Un cliente federe è il miglior investimento che una azienda possa avere. Questo lo si mantiene offrendo ai clienti più fedeli sconti dedicati, facendoli sentire sempre più speciali e importanti.   6)    Vendere Vedere è lo scopo finale ma anche il più importante. Se tutte le precedenti azioni sono state svolte al meglio risulterà ancora più semplice. Basta rendersi ancora più disponibili di uno shop fisico, un negozio online infatti è sempre aperto e se mantiene un’assistenza alle vendite e al cliente continua, presto sarà classificato tra quelli sicuri ed affidabili.
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