Fedez Vs Rai: etica o mossa di marketing?

Il caso Fedez-Rai ha oggettivamente fatto molto discutere, proviamo a capire se si è trattato di sana etica o di marketing strategico.

Gabriella Avallone 06/05/2021 0

Non si sta parlando d’altro sui social, che di Fedez al centro di una bufera mediatica.

Naturalmente tutta la vicenda ha scosso anche il mondo politico dal quale si sono levate molte critiche nei confronti del rapper.

 

Fedez contro Rai: vediamo cosa è successo (in breve)

 

- Al concerto del 1 maggio Fedez attacca la Lega sul palco e successivamente sui social la Rai sul Ddl Zan, affermando che durante la sua esibizione su Rai3 volevano censurarlo. Il motivo sarebbe stato per via delle posizioni omofobe e l’ostruzionismo sul disegno di legge.

 

- L’attacco in particolar modo era diretto al senatore leghista Andrea Ostellari e a tutta la Lega.

 

- Il giorno dopo la bufera Rai-DdlZan avvenuta via social, Salvini avrebbe chiesto a Fedez di prendere un caffè insieme ed anche Ostellari si è reso disponibile ad un dibattito aperto.

 

- Il rapper ha pubblicato il video dove gli veniva comunicato dai vertici di Rai3 (vicedirettrice Ilaria Capitani) che il suo monologo era “inopportuno”.

 

-Mentre la Rai smentisce pubblicamente le accuse di censura, allora Fedez, impersonificando la voce del popolo controbatte sui social dando vita ad una vera e propria bufera mediatica.

 

Detto questo, potrebbe trattarsi di pubblicità occulta?

 

Bisogna ricordare che Fedez, oltre ad essere un artista di successo, è anche un influencer ed un esperto di comunicazione. Per quanto il suo discorso relativo alla censura in visione anche del Ddl Zan potrebbe essere davvero un gesto di denuncia pubblica, che però non ha fatto altro che aizzare le folle come chi è assetato di fama e non di giustizia, perché non ha richiesto alcun confronto.

 

Ad esprimersi è anche il Codacons che accusa il rapper di pubblicità occulta e sta valutando se procedere o meno nei confronti dell’influencer che ha indossato abiti logati durante il suo intervento in Rai.

 

Ma a farci credere che dietro tutto questo ci sia solo una mossa di marketing, c’è anche altro. Fedez per combattere questa battaglia ai diritti civili contro le censure Rai cita i lavoratori. Mossa coraggiosa proprio perché Fedez è uno sponsor Amazon. Lo è in quanto protagonista di diversi spot e serie della multinazionale del commercio.

 

La connessione non è casuale perché proprio di recente Amazon è stato messo sotto attacco proprio per le pessime condizioni di lavoro dei suoi dipendenti (Costretti a non potersi fermare nemmeno per andare al bagno). La multinazionale è stata aggredita da molti sindacati ma Fedez non sembra aver pronunciato alcuna parola a tal riguardo.

 

Non stiamo mettendo in discussione con questo che Fedez non sia mosso da una grande etica e che sia una bella persona. Ma che in quanto strategie di marketing non si da nulla per scontato.

 

Sarà puramente un caso che nemmeno un mese fa Fedez abbia lanciato la sua linea di smalti? “Noon by Fedez” in collaborazione con Layla Cosmetics con un sito che ha registrato crash in pochi minuti.

Anche i suoi smalti furono al centro di una polemica che neanche a farlo apposta vide protagonista un’assessora leghista, Laura Laviano, che lo attaccò su Facebook: “Se dovessi vedere mio figlio con lo smalto lo caccerei di casa”. I commenti social erano pieni di espressioni omofobe.

Sarebbe stata questa forse una strategia per ottenere consensi? Appellandosi ad una legge come il Ddl Zan ancora molto discussa?

 

Queste tutte ipotesi ma quello che è certo è che anche tramite il semplice strumento di Google Trend è possibile rendersi conto dell’impennata del nome di Fedez tra le ricerche più recenti. Lo stesso purtroppo non vale per il Ddl Zan o per i diritti dei lavoratori, temi sui quali il rapper ha cercato di porre l’attenzione.

 

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