5 idee di email marketing per Capodanno

Come conquistare i clienti con il messaggio giusto e brindare al nuovo anno insieme.

Paola Palmieri 29/12/2020 0

Dal Black Friday in poi gli ultimi giorni dell’anno sono ricchi di spunti e di occasioni interessanti per omaggiare i clienti e generare conversioni. Chi ha un e-commerce lo sa bene il periodo natalizio è quello più proficuo in assoluto e affrontare i mesi autunnali con la giusta strategia rappresenta la formula vincente. 

Si tratta di un periodo assolutamente coinvolgente: perché allora non beneficiare di quest’atmosfera e strutturare adeguatamente la tua efficace strategia di marketing? A come fare ci pensiamo noi di marketing e non solo: mettiti pure comodo e leggi di più. 

Idee frizzanti per il tuo business

Se ti stai chiedendo quale sia il modo migliore per salutare l’anno che se ne va e dare il benvenuto al nuovo anno, ricco di buoni propositi e di nuove opportunità, parti proprio dai tuoi clienti che nel corso dell’anno ti hanno dimostrato la loro fiducia e premiali

La maggior parte delle vendite è vero si è appena conclusa con il Natale ma, puoi sempre cavalcare quest’onda emotiva legata alle festività natalizie, per continuare a costruire il tuo business, passo dopo passo. Se hai un e-commerce il canale email diventa fondamentale per espandere i tuoi affari: servono però gli strumenti, le conoscenze e la sensibilità giusta per farlo

La tua strategia non va improvvisata ma pensata e pianificata per tempo. Se ti va di ringraziare i tuoi clienti e offrire loro altri buoni motivi per seguirti nel nuovo anno siamo pronti a darti alcuni spunti davvero frizzanti: pronto a copiarli? Partiamo dalla prima idea.  

1. Offri uno sconto

Sicuramente il modo più accattivante per conquistare nuovi clienti e tenersi stretti quelli fidelizzati è offrire loro una scontistica adeguata sui prodotti in vendita. Giocati questa carta con intelligenza e, per l’occasione, rendi lo sconto che offri il più originale possibile.

Che ne dici ad esempio in vista del nuovo anno di offrire uno sconto del 21% o di €20,21? Un modo simpatico ed intelligente per invogliare agli acquisti i tuoi clienti, in vista della Befana o dei saldi che si avvicinano, le occasioni non mancano!

2. Scegli l’immagine giusta

Per invogliare i clienti ad aprire la mail e a non cestinarla il nostro suggerimento è quello di curare molto l’oggetto e non essere mai banale: confondersi nella mischia non è affatto la strada giusta da percorrere. Cerca di agganciare l’attenzione di chi legge, ottenuta la quale, prova a stupire con l’immagine giusta: ma quale?

Scegliere quella che più rappresenta il tuo business è un passo importante da cui dipende assieme alle poche righe che l’accompagnano il successo della tua campagna. Fa che resti impressa nella mente

3. Crea un’e-card personalizzata

Se in occasione delle feste non hai pensato di creare ed inviare curiosi bigliettini d’auguri, l’ultimo giorno dell’anno rappresenta l’occasione perfetta. Stile semplice ma efficace: questo tipo di email è molto facile da realizzare e ti conquisterà in un attimo.

Non dimenticare di inserire un bottone per la call to action però. 

4. Punta sulla vendita promozionale

Creare una vendita promozionale in occasione del 1° gennaio può essere un modo interessante per catturare l’attenzione dei tuoi clienti che avranno solo poche ore a disposizione per:

• sfruttare uno sconto

• usufruire della spedizione gratis

• ricevere omaggi, ecc.

5. Proponi articoli più venduti nello scorso anno

Per concludere, invoglia a fare shopping proponendo una carrellata degli articoli più venduti nel corso dell'anno passato. I prodotti diverranno i veri protagonisti di questa email: scegli un layout semplice in cui saranno le immagini a parlare.

Se il nostro breve articolo ti è stato d’aiuto, non esitare a chiedere ulteriori suggerimenti nei commenti e continua a seguire il nostro blog di marketing e non solo. Cin cin!

 

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Gabriella Avallone 22/05/2021

Dove c’è marketing c’è casa: la storia di IKEA
Se pensi all’arredo di casa è difficile non fare prima un giro da IKEA, una della più grandi realtà mondiali dell’arredamento. Il pensiero sorge spontaneo ed immediato perché oltre ad avere una vastissima scelta di arredi, Ikea è pratica. Puoi comprare il mobile che vuoi, montarlo tu stesso. Inoltre la scelta degli interni è vastissima, ha molti stili differenti e sicuramente anche il tuo. Per non parlare poi dei prezzi vantaggiosi rispetti ai suoi competitor.   Ma la maggior parte di questo successo non sono i prodotti IKEA bensì la strategia di comunicazione e marketing che c’è dietro.   Vediamo la storia di IKEA   Ikea nasce in Svezia nel 1945 ad Älmhult, grazie a Ingvar Kamprad, suo fondatore. La sigla è l’acronimo di Ingvar Kamprad Elmtaryd Agunnaryd, ovvero il nome e cognome del fondatore, più il nome della fattoria di famiglia (Elmtaryd) e persino del paese in cui egli è cresciuto (Agunnaryd).   La società ha sempre avuto un grande legame con il paese d’origine e lo mantiene ancora oggi attraverso i colori del blu e del giallo della bandiera svedese, nello stile e nella filosofia di vita: non sprecare nulla. È proprio grazie all’attenzione ai costi superflui, ai prezzi bassi e l’essere così accessibile che Ikea oggi è uno dei brand più conosciuti dell’interno pianeta.   La strategia marketing Ikea   A far classificare Ikea tra i Love Brand la strategia integrata che nel tempo ha saputo sfruttare tutti gli strumenti tradizionali di comunicazione sia online che offline. Se Ikea non viene vista solo con un fornitore di arredi ed accessori ma come un vero e proprio fornitore di contenuti è la strategia di content marketing.   In primis è stata la prima tra le aziende a promuovere contenuti che rispecchiassero la mission aziendale, dai valori al design, i servizi ed i rapporti interni del team di lavoro. Life Improvement Store è infatti, da sempre, il motto aziendale.   Lo storytelling   Il catalogo di Ikea non è mai stato un raccoglitore di prodotti presenti in store ma bensì anche il modo tramite il quale il brand si raccontava ed entrava nelle case della gente. Lo storytelling è una delle ragioni di successo delle sue campagne. Basti pensare che le copie stampate ogni anno sono oltre 200 milioni, diverse centinaia di pagine, in oltre 38 edizioni in almeno 17 lingue differenti. Tutto questo non fa del catalogo Ikea una semplice brochure ma bensì la storia di un brand a portata di mano.     Il Catalogo Ikea è stato considerato uno degli oggetti di comunicazione più potenti che ci sia mai stato, ancora oggi studiato per via del suo geniale modo di raccontare storie e momenti di vita di tutti i giorni. Un’invenzione che va ben oltre un semplice raccoglitore di prodotti e prezzi.   L’innovazione   Il brand è legato alla tradizione e alla voglia di raccontarsi ma si mette ogni anno in gioco per crescere in ambito di innovazione. Questo è alla vista di tutti attraverso il Catalogo Ikea ora interattivo, attraverso l’app IKEA Place che permette di provare gli arredamenti nelle stanze della propria casa in 3D sfruttando la tecnologia AI, intelligenza artificiale per la realtà aumentata.   Campagne Marketing   Tra le campagne più rinomate, il video lanciato nel 2015, in concomitanza con l’ultima invenzione Apple. Il video divenuto ben presto virale, mostrava la poesia dello sfogliare con le mani la carta del catalogo, sentendola tra le dita, una pubblicità in netto contrasto con gli eBook. Oppure milioni di pubblicità cartacee e cartelloni pubblicitari sempre con tono scherzosi e pungenti, come quella relativa allo sconto sulle culle per i nuovi nati.     Ambient Marketing ed il Guerilla Marketing   Uno dei mezzi più potenti sfruttati al meglio dalla multinazionale è l’ambient marketing. Le installazioni presenti sia all’interno dello store, che consente quindi di vivere determinati ambienti e anche fuori dallo shop.   Nella metro parigina di Medeleine fu arredata con mobili ed accessori brandizzati. Questo è successo anche in altri luoghi ovviamente, come alle fermate dei bus in centro città. Una strategia che trasforma un catalogo in qualcosa di fisico che si può provare e vedere. Ha di sicuro un impatto molto più forte rispetto ad un cartellone pubblicitario.     Social   “Ikea è casa e quotidianità” un ideale che risuona in ogni canale social che è appositamente studiato per promuovere questo messaggio al cliente. La strategia perseguita è quella di dedicare una pagina per ogni Paese, piuttosto che un’unica globale. Questa scelta offre una comunicazione diversificata a seconda della lingua, contenuti ed abitudini.   Originalità   Emblematico fu il caso in cui per sbaglio su Facebook ci fu un post Ikea di sei lettere casuali “hhsdjh” che divenne in pochi secondi uno dei contenuti più virali di sempre. Per sfruttare a proprio vantaggio l’occasione, Ikea ha coinvolto i suoi utenti ad utilizzare l’hashtag #hhsdjh per condividere riflessioni sul tema dell’errore e per promuovere un’edizione super iconica della shopper blu da regalare ai fan con su scritto proprio quelle lettere.     La campagna eclatante con l’aggiunta di “Ops” per sottolineare ancora una volta l’errore che si è saputo tramutare in un vantaggio inaspettato.   Seguici per altre curiosità nel mondo del marketing!
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Gabriella Avallone 25/09/2020

Le campagne pubblicitarie più originali di sempre
Oggi si fa a gara ad avere l’advertising più accattivante. Si cerca di giocare con le figure retoriche, con i luoghi comuni, con la comicità o con la satira, spesso perdendo il senso del messaggio. Vediamo insieme quali sono state le pubblicità che hanno gettato le basi per una comunicazione così tanto efficace quando non esistevano ancora tanti mezzi di diffusione. Oggi scopriremo quali di queste hanno fatto la storia e sono diventate un esempio per tutte le grandi major, molte di queste ancora in uso.   I Want You For U.S Army Se vogliamo andare in modo graduale, a fare la storia è stato sicuramente il volto di Uncle Sam, disegnato da James Montgomery Flagg più di 100 anni fa. La campagna “I want you for U.S Army” è nata nel periodo in cui gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania nel 1916.   L’immagine in questione fu stampato innumerevoli volte raggiungendo circa i 5 milioni di copie a conflitto concluso. Il manifesto con il volto dello zio più famoso d’America, dalle sembianze dello stesso Flagg, che usò sé stesso come modello, è un’immagine riportata in vita più volte da grafiche, cartelloni pubblicitari e stampe che vengono utilizzate ancora oggi dopo più di 100 anni.   We Can Do It La campagna We Can Do It fa immediatamente pensare a Rosie The Riveter che si rimbocca le maniche dei suoi abiti da lavoro. Il simbolo patriottico per eccellenza che divenne l’immagine di propaganda a favore del lavoro femminile nelle fabbriche statunitensi. Stiamo parlando del 1942, a seguito dell’attacco giapponese di Pearl Harbour, molti giovani dovettero arruolarsi per la guerra e gli Stati Uniti avevano bisogno di produrre più armi e munizioni. Le industrie prima erano popolate per la maggior parte da manodopera maschile e con l’aiuto delle agenzie pubblicitarie, il Governo realizzò questa campagna di comunicazione dedicate alle donne per convincerle a diventare operaie. Rosie la rivettatrice, prese il nome da una canzone popolare americana di quegli stessi anni e divenne ben presto emblema del femminismo.   Grazie al suo aspetto indimenticabile, alla gestualità accompagnata dallo slogan: “We can do it” a questa immagine ci si è ispirati per molte altre pubblicità dei nostri tempi, anche se attualmente riveste un ruolo predominante nelle campagne antisessiste.   Just Do It Non possiamo non citare la pubblicità della Nike risalente al 1988, la data in cui fu creato il motto per merito di Dan Wieden e David Kennedy. Just Do It fu lo slogan presente su tutte le campagne pubblicitarie della Nike, perché riusciva a rispecchiarne alla perfezione il messaggio e divenne ben presto uno dei più celebri slogan di sempre.   L’immagine che voleva trasmettere la multinazionale era quella della determinazione e del duro lavoro che portano inevitabilmente a grandi risultati, proprio come nello sport. La forza di questo slogan chiaro e conciso ma dalla forte motivazione fu proprio quella di non essere mai stato tradotto in altre lingue, così da essere reso unico e riconoscibile in tutto il Mondo.   Think Different Stiamo parlando di una delle pubblicità più copiate al mondo. Nel 1997 l’azienda di Cupertino era in forte declino e Stave Jobs ne prese le redini rivoluzionandone l’immagine. Avete capito di chi stiamo parlando? Naturalmente della Apple, il brand dall’identità più forte su mercato, tanto da far sentire “differenti” e quindi speciali i suoi consumatori. Uno spot indimenticabile che ribaltò per sempre le sorti del brand Apple.   Impossible Is Nothing Nel 2004 fu lanciata una campagna pubblicitaria che riscontrò subito grande successo, il suo slogan era “impossible is nothing” ed il video fu fortemente motivazionale. Ne abbiamo ancora un vago ricordo di quando veniva girato in TV, mescolava le immagini di Muhammad Alì e la figlia, anche lei campionessa di pugilato e di altre giovani che riproponevano esercizi svolti alle Olimpiadi. Il messaggio che lanciò il brand Adidas fu chiaro: Parole come non posso, non riesco o è impossibile non esistono!   Red Bull Stratos Conosciamo tutti lo slogan di "Redbull ti mette le ali” ma nel 2012 si ebbe la dimostrazione di tutto questo. In questa campagna sponsorizzata dalla Redbull, Felix Baumgartner, saltò da un’altezza di ben 24 km infrangendo la barriera del suono nello spazio. Questa pubblicità non fu interrotta come gli altri spot televisivi perché fu visto in diretta streaming.    
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Tiziana Troisi 02/11/2021

Affiliate marketing: fare pubblicità attraverso gli accordi
Se navighi spesso in rete, ci avrai sicuramente fatto caso: ci sono dei quadratini interattivi, disseminati per le pagine web: ti invitano a fare un click e approdare su un sito diverso da quello che stai consultando. Sai come si chiamano quei piccoli richiami? Sono banner. Sono nati quasi contemporaneamente alla rete e sono, di fatto, il modo migliore e più veloce di pubblicizzare un nuovo brand o nuovi prodotti. Con la nascita di internet, il mondo della pubblicità è fortemente cambiato. Un tempo, chi si rivolgeva ai media per pubblicizzare i propri prodotti, lo faceva pagando un costo fisso che, purtroppo, prescindeva dai possibili guadagni ottenuti attraverso l’investimento. Per essere più chiari: con la pubblicità classica, il ritorno dell’’investimento effettuato non è mai certamente calcolabile. i tempi sono lunghissimi e si può anche perdere quanto investito. Vedere una pubblicità su un giornale o in tv non garantisce di certo che il cliente proceda direttamente all’acquisto del prodotto. Se anche ci fossero delle corrispondenze dirette, queste non sono mirabili. Con internet e la sua precisione quasi statistica, tutto è cambiato: la pubblicità si è spostata sui siti internet ed è molto più precisa e misurabile. Ogni investimento effettuato può essere monitorato h24. Ci sono tantissimi modi per farsi pubblicità in rete, ma oggi abbiamo deciso di approfondirne uno in particolare, che oltretutto sembra essere il più efficace: l’affiliate marketing. Affiliate marketing: cos’è e come funziona Come? Non hai mai sentito questo termine? Tranquillo, te lo spieghiamo noi: l’affiliate marketing è il marketing gestito attraverso le affiliazioni: si tratta di veri e propri accordi stipulati tra un editore e il proprietario di un piccolo e-commerce per poter piazzare i propri banner sulle pagine concordate. La scelta dell’editore con cui stipulare il contratto di affiliazione non è di certo una scelta casuale: la chiave del successo sta infatti nello scegliere un editore che tratti temi affini ai prodotti venduti sull’e-commerce che si vuole pubblicizzare. In questo modo, i clienti non avvertono le pubblicità come troppo invasive per la loro navigazione e in un certo senso sono più propensi al click, perché spinti dalla curiosità. Se il proprietario di un e-commerce decide di fare affiliazione ma non sa con quale editore prendere accordi, ci sono piattaforme nate con lo specifico scopo di mettere in comunicazione realtà affini a loro permettendo ad entrambi di trarre vantaggio da questa collaborazione. I vantaggi Ma come funziona, di fatto, un accordo di affiliazione? Si tratta di un accordo dal quale entrambe le parti traggono un vantaggio: Il proprietario del sito che ospita i banner guadagnerà un compenso commisurato al successo del banner Il proprietario dell’e-commerce pubblicizzato, sulla base degli accordi presi, pagherà un corrispettivo commisurato al successo della sua campagna. Questo perché nel caso di affiliazione , il costo della campagna va valutato alla fine della stessa. Allo scadere del periodo display., chi ha lanciato la campagna pagherà in base alle conversioni realmente ottenute. I costi Per capire meglio di cosa stiamo parlando, analizzeremo ora insieme i tipi di accordi di affiliazione che possono essere stipulati. In base ai risultati che si vogliono ottenere, il merchant (chi usufruisce in prima persona dell’accordo di affiliazione) può decidere il tipo di accordo economico da stipulare. Vediamo insieme quali sono le possibilità economiche: Pay per sale: il committente paga un costo fisso per ogni vendita andata a buon fine. È l’ideale per un e-commerce che abbia già un certo seguito Pay per lead: accordo perfetto per gli e-commerce più piccoli che hanno bisogno di farsi conoscere. In questo caso l’obbiettivo ultimo non è la vendita ma la creazione di possibili contatti vendita. Il committente pagherà infatti un corrispettivo in base ai lead, cioè ai contatti guadagnati. Pay per click: è il più utilizzato per le affiliazioni: permette di pagare un corrispettivo in base ai click ricevuti sul banner Cost per 100°: questo tipo di accordo è perfetto per chi vuole aumentare la brand awareness e permettere a più persone di conoscere il proprio brand. Per impression si intendono gli utenti unici raggiunti che hanno visto quel banner. Come hai potuto notare, ogni tipo di scelta economica è pensata per centrare un obbiettivo preciso e direttamente misurabile. Con il marketing digitale, tutto diventa scientifico. Se anche a te piacciono i numeri e la precisione, continua a seguire il blog  
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