Performance Marketing: tutto quello che devi sapere
Matematica e marketing scopriamo di più...
Tiziana Troisi 11/03/2021 0
Molti associano il marketing alla psicologia e più in generale alle materie umanistiche, quelle cioè, che studiano i comportamenti umani. Se è vero che molti aspetti del marketing rimangono ancora legati al lato psicologico- comportamentale, è anche vero che molto è cambiato con l’arrivo della rete e del marketing digitale.
Numeri, metriche, risultati: il marketing digitale sembra avere molto a che fare con la matematica. A contare, oggi, sono soprattutto le performance.
È da queste riflessioni che nasce la disciplina del performance marketing. Ne avete sentito parlare ma non avete ben chiaro di cosa si tratti? Ve lo spieghiamo subito.
Si definisce performance marketing quel tipo di marketing che orienta le proprie campagne verso l’obbiettivo di ottenere, appunto, risultati migliori.
Come abbiamo detto, nel marketing digitale, tutto si può misurare. Quali sono le metriche attraverso cui si possono valutare le performance di una campagna? Ecco quelle più importanti:
CTR click trough rate: la percentuale di click avuti per un determinato link, post o call to action. Se per esempio avete realizzato una newsletter dove avete invitato i vostri clienti a cliccare su un determinato link per visitare il vostro sito, scaricare un contenuto o altro, questo valore vi dirà quanti lo hanno fatto davvero.
Il rischio? Nessuno aspetta l’arrivo della vostra mail. Queste metriche sono soggette a tantissimi fattori e spesso, i risultati non sono quelli sperati.
Conversion Rate: questo è forse la metrica più importante da monitorare, soprattutto se avete un e- commerce. Monitorare i click, non basta. A dimostrare che la vostra campagna è riuscita davvero è il conversion rate o tasso di conversione. Questo dato vi aiuterà a capire quanti di quei click si sono trasformati in veri acquisti.
Performance Marketing: non sono solo numeri
Possono sembrare semplici numeri, ma queste metriche sono fondamentali. Non solo per l’azienda ma ma soprattutto per i marketer che lavorano a questo tipo di campagne. Chi occupa di performance marketing non ha un budget fisso da investire ma viene retribuito o rimborsato a seconda dei risultati ottenuti. Spesso i metodi di retribuzione coincidono infatti con le metriche stesse.
Inoltre, in base al tasso di CTR l’azienda capisce quanto dovrà spendere. Panel come Google Ads permettono infatti di impostare campagne pay-per-click. Cosa significa? Una volta finito il periodo di esposizione della campagna l’inserzionista dovrà pagare un costo che si baserà esclusivamente sulle interazioni ottenute.
Performance Marketing: i vantaggi
Come avete potuto capire, il performance marketing è un campo per niente semplicistico. Prima di decidere di realizzare una campagna di questo tipo bisogna analizzare bene pro e contro. Per rendervi tutto più facile, ci abbiamo pensato noi.
Ecco quali sono i vantaggi di una campagna realizzata in chiave di performance marketing:
pagamento delle conversioni avvenute: ne abbiamo già parlato, pagare in base alle conversioni rende il performance marketing una scelta vantaggiosa
conversioni immediate: se prima per capire se una campagna fosse riuscita dovevamo aspettare qualche tempo dopo il suo lancio, ora tutto è cambiato. Con le inserzioni via web ogni azione è piuttosto immediata e i risultati sono visibili fin da subito
Costi noti da subito: in questo tipo di inserzioni ogni azione si tramuta in un costo. Nulla di nascosto, però: l’inserzionista conosce fin dal primo momento i costi di ogni azione.
Buon ritorno di investimento: non sembrerebbe, ma se ben gestita una campagna di performance marketing può portare ottimi ritorni. Sia dal punto di vista economico che da quello della lead generation, cioè della creazione di legami con nuovi potenziali clienti.
Impegno e conoscenza: la chiave per ottimi risultati
Affidarsi a campagne di questo tipo presenta anche dei lati negativi. Vediamo insieme quali sono:
conversioni incerte: anche se vogliamo essere ottimisti, dobbiamo dirlo: il tasso di conversione non è un dato sempre rassicurante. Trattandosi di un dato legato alle azioni umane, è particolarmente oscillante.
Conoscenza della tecnologia obbligatoria: è vero, tutto è misurabile. Ma per imparare a leggere quei dati è necessaria una buona conoscenza del mezzo che si sta utilizzando e del suo potenziale.
Monitoraggio costante: in rete tutto cambia velocemente. Ecco perché chi gestisce questo tipo di campagne non può abbassare mai la guardia. Il monitoraggio deve essere attento e continuo.
Ora che sapete tutto, a voi la scelta: vi affidereste al performance marketing?
Una cosa è certa: per altri consigli utili non potete non affidarvi a Marketing e non solo.
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